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  • Immagine del redattoreValentina Ivana Chiarappa

Geopatologia - nocività del sottosuolo


Pubblicato su "No Comment" anno III n.17 aprile 2006

La geobiologia, la scienza che studia le perturbazioni nocive derivanti dal sottosuolo, secondo verifiche di antichi ricercatori e di moderni scienziati, ci svela l'origine dello stress geopatico.


Il notevole aumento registrato negli ultimi decenni di gravi malattie, quali il cancro, ha indotto molti ricercatori ad effettuare indagini a 360° per poter accertare i fattori in grado di provocare l’accrescimento di tali patologie.


Grazie alla geobiologia è possibile rilevare l'esistenza di emissioni nocive localizzate provenienti dal sottosuolo, che possono coincidere con la posizione del nostro letto o della scrivania su cui lavoriamo o della poltrona su cui leggiamo, insomma con i posti nei quali con più frequenza stazioniamo. Già nelle antiche civiltà, infatti, si credeva, come oggi è stato dimostrato, che il contatto prolungato con le energie dannose sia in grado di causare stati di patologia che possono essere rimossi solamente con lo spostamento, ad esempio, del letto in una posizione più idonea.


Ciò che accade in una zona perturbata, nella quale cioè è presente un'intensa attività energetica, è definito “stress geopatico”, la cui conseguenza sull'organismo umano consiste in un danno alla struttura energetica il cui effetto più evidente è l'alterazione del sistema comunicativo e la creazione di uno stato di confusione e di stress che si evidenzia con un generale indebolimento dell'organismo.


Basti considerare che studiosi quali l'oncologo Dieter Ashoff e il dottor Ernest Hartmann, hanno accertato che circa il 96% dei casi di cancro da loro rilevati, erano correlati alla presenza di radiazioni geopatogene individuate nella verticale dei letti degli infermi.


I danni della moderna civiltà industriale

Grazie all'effettuazione di diversi studi, si è potuto osservare che le popolazioni che vivono ancora in stretto contatto con la natura e quindi secondo corrette regole fisiologiche, non registrano le tipiche patologie che caratterizzano le attuali società.


Il progresso dell'architettura, infatti, pur motivato dal miglioramento delle condizioni di vita dell'essere umano, ha comportato un danno per l'equilibrio della natura alterando il contesto geologico. La mutazione dell'ambiente così causata, sta cominciando a diventare un vero pericolo per l'esistenza umana: l'alterazione dovuta alla contaminazione dell'ambiente e degli edifici in cui l'essere umano vive è, nel corso degli anni, aumentata fino a giungere ad uno stato particolarmente critico.


La causa di questa preoccupante situazione è da ricercare nella repentina ricostruzione avvenuta al termine della seconda guerra mondiale, senza valutare le necessità geobiologiche delle nostre case.


A tal proposito, interviene la bioarchitettura che studia come il modo di costruire gli edifici possa influire sullo stato di salute delle persone, considerando che i metodi utilizzati nell'edificazione delle abitazioni sono in grado di modificare notevolmente l'influsso delle radiazioni geopatogene, come confermato dalle medicine alternative.


Sulla scorta di tali conoscenze è nata la bioedilizia avente lo scopo specifico di costruire edifici che abbiano un'influenza psichica e fisica positiva sull’essere umano. A tal fine riveste importanza primaria la difficile misurazione delle RGP (Radiazioni Geo Patogene).



Le Radiazioni Geo Patogene (RGP)

Le fonti di radiazioni geopatogene possono dividersi in due classi: le fonti primarie e le fonti secondarie.


Le RGP primarie (corsi d'acqua sotterranei, fratture geologiche, faglie, radiazioni cosmiche, forze magnetiche, ecc.) provengono direttamente dalle fonti di origine. Quelle provenienti da corsi d'acqua sotterranei sono connesse alla portata e velocità ed alla eterogeneità degli strati di roccia, infatti dalle acque ferme e stagnanti non deriva alcuna radiazione nociva.


Particolarmente dannose sono le radiazioni prodotte dagli incroci dei corsi d'acqua sotterranei. Quelle causate dalle fratture geologiche derivanti da spostamenti tettonici consistono nella radioattività da raggi gamma. Le radiazioni provenienti dal cosmo erano conosciute già nelle antiche civiltà, una delle più note è la rete globale di Hartmann costituita da muri energetici formanti una griglia regolare di dimensioni pari a 2 m in direzione nord sud e 2,5 m in direzione est ovest. La radiazione di maggiore intensità è collocata nell'incrocio di due muri energetici chiamato nodo di Hartmann.


Le RGP secondarie si creano quando una radiazione geopatogena interferisce con un determinato ostacolo specie se di natura metallica, e quest'ultimo diventa, quindi, a sua volta fonte di radiazione. Un esempio sono gli elettrodomestici che possono diventare fonti di RGP secondarie se esposti all'influsso delle RGP primarie e produrre così una radiazione molto più nociva di quella elettrica proveniente dall'apparecchio stesso.


Gli influssi delle RGP dipendono da diversi fattori tra cui le intensità, la durata, la sensibilità del soggetto, l'esposizione diurna o notturna (quest’ultima ha un’intensità maggiore di quella diurna), la disposizione del letto rispetto ai punti cardinali, il livello di purezza biologica dell'ambiente in cui si vive.


I principali sintomi avvertiti in seguito all'influsso delle RGP sono: repulsione verso il letto, sonno irrequieto, incubi notturni, interruzione del sonno tra le due e le quattro della notte, stanchezza al risveglio, nausea o vomito, contrazione degli arti, crampi, tachicardia, depressione, emicranie notturne o mattutine, reumatismi, disturbi cardiovascolari. Se sussiste anche solo uno di tali segnali è consigliabile cambiare la disposizione del letto.

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