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Immagine del redattoreValentina Ivana Chiarappa

L'argento colloidale


Pubblicato su "No Comment" - anno I n.1 - dicembre 2004

Utilizzato per migliaia di anni dai più antichi popoli della storia, l’integratore alimentare naturale riscoperto oggi per le sue potenti qualità antibiotiche.


La storia dell’argento quale sostanza curativa nasce dall’osservazione, risalente ai tempi dell’antica Grecia, riguardante il fatto che nei nuclei familiari in cui venivano impiegati posate e recipienti in argento, si riscontrava una bassissima incidenza di infezioni e patologie.


Ciò accadeva perché utilizzando utensili forgiati in questo prezioso metallo, man mano minuscole molecole di quest’ultimo si amalgamavano con il cibo e con il tempo, gli effetti dell’argento si rendevano evidenti nella resistenza che gli appartenenti a queste famiglie mostravano nei confronti di qualunque genere di affezione infettiva.


E ciò spiega anche perché queste stirpi reali erano note con l’appellativo “sangue blu” derivante dalla tonalità bluastra del loro sangue dovuto alla presenza in esso di piccolissime quantità di argento puro.


Ma l’argento colloidale veniva regolarmente adoperato anche in America, nel periodo che va dagli ultimi anni del 1800 fino al 1938, allo stesso modo nel quale oggi noi utilizziamo i comuni antibiotici di origine chimica. A quei tempi, però, le complicate procedure di produzione di questa sostanza ne rendeva difficile la diffusione per via del suo elevato prezzo.


Che cos'è l'argento colloidale?

Il termine “colloidale” deriva da “colloide” ed indica una sostanza dispersa in un liquido sotto forma di minutissime particelle; per argento colloidale si intende, dunque, una soluzione di particelle finissime di argento puro in sospensione in acqua distillata.


In tale conformazione, questo metallo si presenta di dimensioni massime di 0,01 micron ed è caricato elettricamente. Si tratta dell’unica condizione nella quale l’argento può essere utilizzato come integratore nella massima sicurezza, e ciò in quanto in questa forma (a differenza del nitrato d’argento che, provocando una forte risposta nei tessuti, esplica un effetto nocivo) viene assimilato dall’organismo gradatamente in modo da non innescare infiammazioni. Le particelle della sostanza in oggetto si spandono, quindi, progressivamente nell’organismo per mezzo del sangue garantendo, così, un’azione curativa estesa nel tempo.


In base ai risultati derivanti da varie ricerche biomediche, l’argento colloidale (anche in esigua quantità) risulta in grado di uccidere, in soli sei minuti dalla sua assunzione, qualsiasi organismo (quali virus, batteri, funghi) che causi malattie, ciò accade in quanto la vicinanza dell’argento provoca il soffocamento delle forme di vita monocellulari.


Queste ultime, infatti, per potersi sviluppare ricorrono a processi chimici diversi da quelli impiegati dagli esseri viventi non monocellulari (mammiferi, rettili, piante, ecc.), ossia utilizzano processi basati sul metabolismo dell’ossigeno. L’argento colloidale agisce come catalizzatore (ovvero causa una catalisi, fenomeno per cui una sostanza modifica con la sua presenza, pur rimanendo inalterata, la velocità di una reazione) interrompendo il metabolismo enzimatico dell’ossigeno (il polmone chimico) e soffocando, quindi, l’organismo patogeno senza intaccare l’enzima cellulare dei tessuti.


È stato riscontrato che l’argento colloidale causa l’eliminazione di circa 650 organismi patogeni tra i quali anche quelli resistenti ai comuni antibiotici di sintesi, mentre questi ultimi ne uccidono non più di sei; per di più l’argento colloidale risulta essere del tutto atossico per l’organismo al contrario degli antibiotici di origine chimica i quali sono in grado di deteriorare un gran numero di enzimi preziosi per il funzionamento del corpo umano.


Per cosa è utile l'argento colloidale?

Il biomedico Robert O. Becker afferma nel suo libro “The Body Electric”:

Abbiamo riscoperto che l'argento uccide i batteri, cosa conosciuta da secoli….quando sono stati scoperti gli antibiotici, l'utilizzo dell'argento come antibiotico è stato dimenticato.”

Da ciò si deduce l’ampia gamma di casi nei quali può efficacemente essere impiegato questo integratore naturale. L’argento colloidale viene utilizzato in ben 650 patologie tra le quali: acne, antrace, appendicite, artrite, bruciature, candida albicans, congiuntiviti, cistite, dermatite, difterite, eczemi, gastriti, infezioni, influenza, psoriasi, piorrea, salmonella, ulcera, verruche, ecc.; sono stati ottenuti risultati anche in caso di diabete, cancro, sindrome di affaticamento cronico, catarro, colite e come supporto per l’Aids.


L’argento colloidale viene, inoltre, utilizzato in Naturopatia, in Omeopatia, nella Medicina Cinese, nell’Ayurveda; la NASA lo impiega per purificare l’acqua sugli Space Shuttle, le più importanti compagnie aeree si avvalgono di filtri d’acqua in argento allo scopo di limitare le infezioni batteriche. Esso viene spesso adoperato anche come depurativo dell’acqua delle piscine.


L’effetto benefico dell’argento colloidale comincia ad evidenziarsi dopo una settimana dalla sua assunzione in quanto dopo il settimo giorno questa sostanza si deposita nei tessuti in una concentrazione minima compresa tra le cinque e le sette parti per milione (5-7 ppm). Esso non ha sapore né odore, può essere utilizzato per via orale e per via esterna applicato su abrasioni, tagli, piaghe, verruche, sotto forma di gargarismi, come collirio, per irrigazioni vaginali. Non macchia la pelle e affinché il prodotto sia di buona qualità, esso non deve presentare alcuna colorazione, al massimo una leggera sfumatura gialla.


Per quanto riguarda le dosi consigliate, si può cominciare con l’assunzione di due cucchiaini al giorno (per i bambini un cucchiaino) da ridurre ad uno dopo una settimana, per un consumo totale mensile di 100 ml. Nel caso in cui sia necessario debellare un qualsiasi virus, batterio o fungo è necessario assumere un cucchiaino per tre volte al giorno per la durata di tre giorni e tornare poi al dosaggio iniziale.


Non sono stati riscontrati effetti collaterali né interazioni tra l’argento ed altri trattamenti curativi, ma è consigliabile il consumo contemporaneo di fermenti lattici allo scopo di bilanciare l’abbattimento di batteri simbionti. Inoltre è opportuno che prima dell’assunzione del prodotto, donne in gravidanza e soggetti allergici ai minerali-traccia interpellino un medico.


L’argento colloidale, per di più, risulta essere stimolante per un corretto funzionamento dell’apparato immunitario, per una maggiore ricrescita dei tessuti danneggiati e nel ripristino dello stato di salute degli anziani. Per purificare l’acqua da bere è sufficiente aggiungere mezzo cucchiaio di argento colloidale ogni tre litri e mezzo di acqua e attendere sei minuti.

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