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  • Immagine del redattoreValentina Ivana Chiarappa

Radionica: il trattamento a distanza

Nato ufficialmente un secolo fa, tale metodo di analisi e di trattamento, ha in realtà origini molto lontane legate alle naturali potenzialità umane che coniugano scienza, filosofia e religione.


Può apparire ai più decisamente arduo credere che possa esistere una tecnica in grado di effettuare analisi e trattamenti riequilibranti senza che sia necessaria la presenza fisica del soggetto.


Eppure la radionica, correlata alle origini stesse dell’uomo e riscoperta all’inizio del Novecento da Albert Abrams, brillante neurofisiologo americano, è stata ufficialmente riconosciuta in Inghilterra dall’Ordine dei Medici e da quello dei Veterinari e vanta un gran numero di esperti operatori diffusi in tutto il mondo.


Descritta già negli anni ’40 da George de la Warr (ingegnere inglese e suo precursore), quale “scienza che studia le relazioni tra la mente e la materia, e la connessione di tutte le cose”, la radionica può essere considerata una disciplina empirica in grado di convalidare l’esistenza di leggi e caratteristiche dell’universo in cui siamo immersi, ancora non del tutto comprese.


Come e su cosa funziona

L’ultima frontiera della fisica ci insegna che la maggior parte di tutto ciò che esiste, si trova sotto forma di energia e che le strutture solide sono in realtà costituite da un ammasso di atomi tenuti insieme da campi energetici. Tesi ulteriormente confermata dallo scienziato Saxton Burr che nel 1930 espose la teoria elettrodinamica della vita, secondo la quale tutte le forme esistenti (umane, animali, vegetali e minerali) sono tenute insieme e governate da campi di energia elettromagnetica.


Questi ultimi vengono predisposti, a loro volta, da campi mentali od organizzativi che hanno la peculiarità di portare le informazioni riguardanti il modo nel quale la materia deve strutturarsi. È proprio su tali campi mentali pre-fisici che la radionica agisce comunicando al campo energetico del soggetto trattato le informazioni originali non più a sua disposizione a causa di squilibri di vario genere e natura. Di conseguenza, il campo energetico del paziente si riequilibrerà permettendo così l’auto-guarigione di quest’ultimo.

Grazie all’indagine radionica, ogni alterazione del campo vitale che normalmente anticipa o rappresenta il substrato di stati patologici, può essere evidenziato e quantificato in modo tale da configurare un quadro completo del soggetto: energetico, mentale, emozionale e fisico. La medicina psicosomatica, infatti, afferma che qualsiasi espressione dell’essere umano (come pensieri ed emozioni), è una forma di energia con una sua specifica frequenza in grado di influire in senso positivo o negativo sul campo vitale.

La radionica, estremamente utile nei casi di emergenza ed in quelli in cui manchi la presenza fisica del paziente, è efficace in tutte le problematiche fisiche o mentali, mentre le situazioni croniche e genetiche possono essere alleviate. La durata del trattamento è variabile in relazione alla gravità del caso: tranne le condizioni acute che possono essere normalizzate anche con uno o due trattamenti, normalmente la terapia dura da un mese in poi. Ricordiamo che si tratta di un metodo riequilibrante complementare e non sostitutivo di quello medico, che non presenta alcun effetto collaterale ma che, anzi, accelera notevolmente il processo di auto-guarigione.



...finalmente vidi l'eterno flusso pulsante e vibrante attraversare l'universo. Guardai il mio corpo e lo vidi vibrare anch'esso. Allora capii, alzai la mano, e con il mio pensiero creai un nuovo universo.


Gli strumenti radionici

Questo genere di trattamento e la analisi che la precede vengono effettuate solitamente a distanza, utilizzando un cosiddetto “testimone” del soggetto da trattare, sia esso un essere umano, un animale, una pianta. Tale testimone (capelli, peli, piume, foglie, sangue, ecc.) insieme ai dati forniti dal paziente relativi al suo stato di salute passato e presente, viene studiato dall’operatore radionico grazie all’ausilio di specifici strumenti o dell’analisi radiestesica che si avvale del pendolo.


In tale fase vengono identificate le distorsioni del campo energetico del soggetto e non necessariamente specifiche malattie, in quanto la radionica può essere considerata una terapia olistica che non scinde, perciò, la parte fisica da quella emozionale e da quella spirituale.

Nella fase successiva (la più delicata ed importante) vengono, invece, ricercate le cause degli squilibri; infine viene determinato ed attuato, mediante i medesimi strumenti, il tipo di trattamento necessario.

Gli strumenti utilizzati sono macchinari che inviano codici numerici correttivi, noti anche come rate ossia frequenze equilibratrici specifiche. Ma l’operatore radionico può impiegare anche semplici disegni o simboli, ovvero forme geometriche e archetipi nei quali vengono codificate le informazioni riequilibranti che informano il corpo a livello energetico in modo tale che esso possa ristabilire il suo equilibrio cellulare e molecolare, agendo precisamente come le rate radioniche.


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