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  • Immagine del redattoreValentina Ivana Chiarappa

I centri energetici e il campo aurico umano


Pubblicato su "Lo Stilo" nell'ottobre 2000 Lo sviluppo dell’attività di informazione ha reso possibile la conoscenza di nozioni rinvenibili negli antichi libri orientali di cultura e saggezza ed un tempo trasmesse solo oralmente, e quindi in modo limitato, a mezzo delle scuole di pensiero e delle tradizioni spirituali.


La scienza alchemica ci ha così tramandato i suoi quattro principi, uno dei quali è costituito dall’affermazione, recentemente anche provata scientificamente, secondo la quale la materia rappresenta la componente visibile dell’invisibile, quest’ultimo quantificabile nella misura preponderante (95%). Alla luce di tale precetto, possiamo concepire il corpo fisico umano quale estrinsecazione maggiormente densa e palpabile dell’energia di cui l’essere, nella sua globalità, è formato.


Diverse antiche scienze mediche, quali l’agopuntura, la medicina cinese, lo shiatsu, hanno evidenziato la presenza, all’interno del composito organismo umano, di alcuni ricettori e trasmettitori di energia (non visibile e chiamata il Qi o Ki), i cui principali sette risultano localizzati lungo l’asse centrale della testa e del busto, in simmetria rispetto ad organi e ghiandole.


In tali punti, noti nella tradizione indiana con il termine sanscrito chakra, ossia “ruota”, l’energia crea, appunto,dei vortici. Essi coincidono con stati emozionali, comportamenti e particolari funzioni organiche, ed ognuno di loro risulta correlato ad uno specifico colore.


Gli svariati metodi emersi negli ultimi anni (musicoterapica, cromoterapia, ecc.) volti a creare un contatto con tali centri, ad analizzarne le peculiarità e ad incrementare le loro funzioni, sono finalizzati all’acquisizione di un maggiore equilibrio energetico, responsabile del nostro benessere, ossia di quello speciale stato armonico tra corpo e mente definito comunemente “salute”.


Il primo punto, collocato alla base della colonna vertebrale, il chakra della radice (Muladhara), corrisponde alle energie primordiali correlate alla procreazione ed al mantenimento, è quindi legato al livello più basso di coscienza, caratterizzato da notevole forza. Esso controlla le ghiandole surrenali, le ossa, i denti, le unghie ed i capelli. Il colore ad esso associato è il rosso.


Il chakra sacrale (Svadhishthana), localizzato nella zona pelvica, è il secondo centro energetico. Esso è legato ai sentimenti del desiderio, della sensualità e del piacere e svolge la propria azione su tutto ciò che è liquido: controlla la digestione, il sistema urinario, la sfera sessuale, le gonadi, le ovaie, la prostata ed i testicoli. E’ associato al colore arancione.


Il terzo chakra, quello dell’ombelico (Manipura), è situato tra il plesso solare e l’ombelico e, costituendo il centro di gravità del corpo, esso è sede della personalità, del desiderio di potere e della gratificazione dell’io. Svolge la funzione di aiutare il sistema digestivo, in particolare il pancreas, ed è associato al colore giallo.


Il chakra del cuore (Anahata) è il quarto centro energetico presente nel nostro corpo. Esso è collocato appunto all’altezza del cuore ed è collegato al sentimento dell’amore nella sua accezione universale, nel riconoscimento che tutti gli esseri ne sono immersi, e, quindi, presiede alla percezione della condivisione e dell’apertura verso gli altri. La sua attività si estrinseca nel controllo del cuore e del sistema circolatorio, coadiuva la funzione polmonare ed influisce sul nervo vago e sulla ghiandola del timo. Il colore ad esso connesso è il verde.


Il quinto punto energetico è il chakra della gola (Vishuddha), localizzato all’altezza della gola. Esso presiede alla creatività, alla comunicazione ed all’espressione artistica; agisce sulla tiroide, sui polmoni, sui bronchi ed allevia i disturbi del linguaggio, armonizzando il pensiero ed i sentimenti. E’ associato al colore azzurro.


Il chakra della fronte o del terzo occhio (Ajna) è il sesto centro energetico. Collocato al centro della fronte nella zona dell’ipofisi (in mezzo alle sopracciglia), esso corrisponde alla trasformazione del controllo della mente in consapevolezza e dell’osservazione in meditazione, è il chakra della saggezza e possiede la funzione di rinvigorire le ghiandole endocrine, di sollecitare il pensiero intuitivo e di ostacolare gli acciacchi dovuti alla senescenza. E’ connesso al colore viola.


L’ultimo chakra è quello della corona (Sahasrara). E’ collocato sulla sommità del capo e rappresenta la porta d’accesso verso il divino. Esso è in relazione con l’accezione più profonda dell’esistenza ed il suo funzionamento permette il rivelamento della verità, la cognizione di sé all’interno del Tutto, ossia la realizzazione che corona l’evoluzione umana. Tale importante centro energetico corrisponde all’epifisi. La sua attività consente il completamento della persona ed accresce ogni facoltà umana. E’ associato al colore bianco.


In ultima analisi, è possibile affermare che corpo fisico, vibrazioni emozionali e variazioni cromatiche costituiscono i diversi aspetti di una stessa energia la cui incantevole realtà è, oggi, visualizzabile e comprensibile per tutti grazie ad una specifica apparecchiatura di recente ideazione: la Macchina dei Colori.



I CORPI DI LUCE

Il nostro corpo fisico è infatti circondato da un campo energetico composto da diversi colori, la cosiddetta Aura, suddivisa in quattro settori energetici essenziali chiamati corpi sottili: il corpo eterico, il corpo emozionale, il corpo mentale ed il corpo spirituale.


Il corpo eterico contiene il corpo fisico e si estende al di fuori di esso per un massimo di 5 cm mostrando un colore azzurro reticolato. Una ferita del corpo fisico è rilevabile anche nel corpo eterico, curando quest’ultimo è quindi possibile sanare anche quello fisico.


Il corpo emozionale accoglie le emozioni e sporge circa 10 cm dal corpo fisico. Può assumere diversi colori in corrispondenza dello stato emozionale preponderante del soggetto.


Il corpo mentale comprende i nostri pensieri, è di colore giallo luminoso e protende dal corpo fisico per circa 20 cm. Esso è correlato agli schemi ed alle preclusioni mentali che si risolvono nella costituzione di blocchi in grado di inibire il regolare corso della nostra vita.


Il corpo spirituale è il contenitore dell’energia umana maggiormente elevata, pura e profonda che si estrinseca nella vibrazione che esprime l’amore universale, di luce divina. Sporge dal corpo fisico per più di un metro ed è, a sua volta, ripartito in quattro corpi sottili.


Ma quale utilità può apportare la percezione e l’esame dell’aura che circonda il corpo fisico?

Abbiamo precedentemente espresso l’assunto secondo il quale ogni sentimento umano è correlato ad una specifica gradazione cromatica, sono comuni frasi quali: “rosso di rabbia”, “verde di bile”. Ebbene, le emozioni implicite, ossia non manifeste, sulla base del principio in base al quale la malattia sorge da un conflitto tra Spirito e Mente, (principio ormai pacifico anche per una parte della medicina ufficiale) possono compromettere lo stato di benessere.


Dunque lo studio dell’aura da parte di competenti operatori, si rivela utile al fine dell’approfondimento dello stato di salute energetico del soggetto, oltre che della conoscenza dei suoi blocchi relativi ai quattro corpi sottili prima descritti. Lo scioglimento di tali blocchi, mediante l’ausilio di idonei trattamenti terapeutici (tecnica del respiro, cristalloterapia, shiatsu, ecc.) si dimostra, così, estremamente efficace per il riacquisto della salute emozionale, spirituale, mentale e fisica.

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