Pubblicato su "Stargate magazine" nel luglio agosto 2003
Comunemente utilizzata sulle nostre tavole quale erba aromatica, la pianta che rivela sin dai tempi più remoti insospettabili qualità curative.
Tra le diverse piante aromatiche utilizzate a scopo culinario, quella dalla quale deriva l’aglio è senza dubbio una delle più ricche di principi attivi in grado di conferirle una serie di proprietà terapeutiche.
Impiegata in questa sua veste – e quasi adorata al pari di una divinità dalle antiche civiltà, quale quella egizia e quella ebraica – questa umile ma preziosa pianta è originaria dell’Asia centrale ed ha subito nei millenni di coltivazione una serie di perfezionamenti che hanno condotto all’attuale specie mediterranea a bulbo grosso.
L’allium sativum fiorisce in primavera ed in estate ed il suo bulbo costituisce la parte utilizzata a scopo curativo in quanto contenente un’essenza solforata il cui principio attivo è l’allicina. Quest’ultima, alla quale si deve il tipico penetrante aroma, esplica un’azione stimolante sulla produzione di uno dei più importanti enzimi dell’apparato di difesa dell’organismo umano (glutatione perossidasi) contro gli effetti dannosi provocati dai radicali liberi.
Tale enzima viene sintetizzato soprattutto a livello epatico e si riduce notevolmente in tutti i casi di sofferenza della cellula epatica (epatopatie) con conseguenti stati tossici che possono essere opportunamente neutralizzati con l’uso abituale di aglio nell’alimentazione.
Questo alimento-medicamento possiede tra i suoi componenti le vitamine A, B1, B2, PP, C lo zolfo, lo iodio silice, la fecola, enzimi, ormoni sessuali, fermenti e svolge per tali sue caratteristiche diverse azioni terapeutiche:
attività mucolitica, dovuta ai componenti balsamici presenti nell’aglio grazie alla quale è possibile contenere la produzione di muco nei bronchi; attività antibatterica, esplicata dall’alliina che libera l’allicina e che appare efficace nelle infezioni croniche a livello respiratorio, in quelle dovute al lievito Candida albicans e, da alcune recenti ricerche, anche per contrastare la proliferazione del batterio Helicobacter pilori correlato alle gastriti ed ulcere duodenali;
attività sull’apparato cardiovascolare, dovuto all’azione di normalizzazione della colesterolemia e dei trigliceridi, di bilanciamento tra il colesterolo LDL (cosiddetto cattivo) che agevola la creazione di depositi di colesterolo nelle arterie, ed il colesterolo HDL (quello buono) il quale svolge invece effetto contrario, alla capacità antiaggregante piastrinica dell’aglio, grazie al quale esso ostacola la formazione dei pericolosi coaguli nel sistema cardiovascolare, nonché alle sue proprietà di vasodilatazione utili nelle ipertensioni;
l’attività antineoplastica, è da attribuire all’azione di stimolo della sintesi di glutazione per ossidassi e alla conseguente riduzione di radicali liberi che sembrano avere un ruolo determinante sulla proliferazione neoplastica. Risulterebbe, difatti, una minore incidenza di neoplassie, in particolare dell’apparato digerente, nelle popolazioni che maggiormente utilizzano tale erba aromatica; inoltre, da recenti studi effettuati in Florida, risulta il notevole incremento dell’attività dei linfociti “killer” (quelli che contrastano le cellule degenerate alle quali si devono le neoplasie) sotto l’azione dell’aglio.
Altra nota azione è quell’antiparassitaria, in particolare contro gli ossiuri; l’ingerimento abituale di tale sostanza aromatica altera notevolmente l’ambiente, rende il colon poco idoneo alla proliferazione degli elminti in genere e degli ossiuri in particolare. A scopo terapeutico l’aglio andrebbe consumato crudo ma è possibile reperirlo nelle erboristerie sotto forma di confetti, a base di estratto secco, aventi la stessa efficacia della pianta fresca.
Il parere del medico sull'aglio
È senz’altro consigliabile prima di iniziare qualsiasi cura a base di aglio, in quanto l’uso frequente e massiccio di questa erba aromatica può provocare effetti collaterali quali nausea, vomito, diarrea e reazioni allergiche (nei soggetti sensibili o intolleranti), oltre ad influire sulla pressione sanguigna. Può essere controindicata in caso di gastrite, eccesso di acidità, ulcere gastriche e duodenali per la sua azione, comune alle sostanze aromatiche in genere, di stimolo sulla secrezione acido cloridrica da parte delle cellule gastriche
L’olio agliato contro le affezioni respiratorie ed articolari
In caso di tracheiti, faringiti, laringiti, tonsilliti, mal di gola, asma, tunnel carpale, è efficace il cosiddetto olio agliato da strofinare nei punti interessati, ottenuto preparando un infuso con alcuni spicchi di aglio, privati della parte verde centrale e coperti da olio di oliva, facendolo macerare per otto giorni. Per alleviare le cervicali, periartriti, sciatalgie, lombaggini, è invece consigliato l’uso di olio canforato + aglio, ottenuto realizzando un infuso con una parte di aglio e due parti di olio canforato e tenendolo a macerare per venti giorni.
L'aglio contro i parassiti delle piante
L’aglio costituisce un ottimo rimedio utile per debellare i parassiti delle piante, quali afidi, acari, crittogame e batteri. È sufficiente preparare un infuso con 100 grammi di bulbi di aglio tritati e 10 litri d’acqua. Irrorare tale soluzione direttamente sulle piante o sul terreno.
Comments