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  • Immagine del redattoreValentina Ivana Chiarappa

Lo Shiatsu


Pubblicato su "Lo stilo" nel dicembre 2000

Dal Giappone l'antica terapia dello "shiatsu".


Lo shiatsu è una tecnica curativa basata sul massaggio, conosciuta oggi anche in occidente, dove ha avuto notevole propagazione per via della crescente attenzione posta, negli Stati Uniti ed in Europa, ai diversi aspetti della filosofia orientale, con la consequenziale diffusione, in cerchie culturali particolarmente ricettive, delle medicine alternative fondate sull’agopuntura e la macrobiotica.


Questo antichissimo metodo di cura affonda le sue radici in Giappone dove è stato ufficialmente riconosciuto come tale nel 1950, ma esso trae le sue origini dall’agopuntura e dalla digitopressione cinese la quale vanta ben circa 5.000 anni di storia.


Lo shiatsu, quale prodotto della cultura medica orientale, concepisce il generale stato di salute dell’uomo intimamente legato all’ambiente in cui esso vive, al cibo di cui si nutre, alle sue abitudini di vita, al clima ed ai cicli stagionali.


Analogamente a quanto insegna l’agopuntura, anche la tecnica di cui stiamo discorrendo analizza l’energia Ki che invade tutto l’universo e che fluisce nel corpo umano attraverso i meridiani, particolari canali energetici, dei quali lo shiatsu studia il percorso e la correlazione con l’anatomia fisica. Sull’epidermide tale tecnica indica 92 punti peculiari (361 l’agopuntura), chiamati tsubo, la cui stimolazione può apportare cambiamenti energetici nell’attività di organi e tessuti ad essi correlati.


Ogni paziente può possedere uno dei due tipici stati energetici noti nelle tecniche curative orientali, lo yin che denota soggetti con tessuti cutanei ipotonici con risposte deboli, e lo yang caratteristico di soggetti con tessuti ipertonici, caldi e molto reattivi. Solo dopo un attento e complesso esame operato dal terapeuta shiatsu del generale stato energetico del paziente e di quello relativo ai suoi singoli organi, egli potrà intervenire sugli tsubo mediante la tecnica base i cui principali mezzi sono le mani e le dita.


Al variare della potenza esercitata dalle dita, l’antica cultura giapponese distingue due tipologie di mani: quelle con dita forti, robuste (dita “amare”) indicate per soggetti yang, e quelle, viceversa, delicate, dolci (dita “amate”) preferite per tipi yin.


L’elemento cardine relativo alla metodica dello shiatsu consiste nella pressione-rilascio che può essere lenta, nel caso in cui gli tsubo subiscano una compressione di durata dai tre ai cinque secondi con analisi delle reazioni del paziente (adatta a stati di stress e negli spasmi muscolari), o può essere veloce, quando la pressione viene immediatamente aumentata e allo stesso modo rilasciata subito dopo (valida nei soggetti yang).


Ma la struttura energetica umana possiede una tale eterogeneità da richiedere, a volte, tecniche speciali le quali abbinano alla metodologia classica la pressione effettuata tramite l’uso del dorso delle dita, delle mani a conca o a pugno e persino dei gomiti e dei piedi.


L’antica tecnica del massaggio shiatsu è di eccezionale utilità in frequenti disturbi quali: asma, artrite, cefalee, disturbi dell’apparato digerente, mal di schiena, nevralgie; è inoltre consigliabile a chiunque desideri riequilibrare l’energia corporea e psicofisica alterate da disfunzioni organiche o da stati di stress, e quindi voglia migliorare la qualità della propria vita. Può così essere utilizzata sia come terapia che come forma di prevenzione per le malattie psicosomatiche, affiancata e sorretta da un’alimentazione sana ed equilibrata.


Una seduta di shiatsu ha una durata media di un’ora, ridotta nel caso di pazienti debilitati o anziani; è infatti di fondamentale importanza il graduale intervento dell’operatore, posto, così, in condizione di poter riconoscere le attitudini di risposta, nonché le più piccole modificazioni energetiche del degente.


La tecnica dello shiatsu, frutto, come abbiamo visto, di un’arte così raffinata, non può considerarsi alla stregua di un comune massaggio; durante la terapia si instaura, infatti, tra il tecnico ed il paziente una muta ed immediata comunicazione nella quale si trasmette il proprio stato interiore: i campi energetici dei due soggetti entrano in contatto per cui già solo mediante il tocco delle mani con il corpo, l’operatore può cogliere e, quindi, in seguito sanare il malessere fisico ed il turbamento emotivo del soggetto sottopostogli, e ciò grazie ad una condizione di reciproca fiducia, responsabile di quell’apertura mentale ed emotiva necessaria alla validità del trattamento.


Condizione indispensabile alla libera circolazione dell’energia, è costituita dallo stato di rilassamento e di serenità psicofisico ottenuto attraverso l’opportuna concentrazione mentale ed un ambiente silenzioso, rilassante e ben areato.


In Italia è operante da diversi anni la Federazione Italiana Shiatsu con la finalità di verificare l’effettiva conformità dei programmi adottati dalle diverse scuole ed istituti di formazione professionale per operatori shiatsu diffuse sul territorio nazionale, ai criteri da essa stabiliti, i quali evidenziano i principi fondamentali di tale tecnica a partire dalla possibilità ed opportunità di esercitarla su sé stessi, per equilibrare la propria energia, prima di agire su quella di altri.


Medicina dolce

PER GLI OCCHI STANCHI


Se avete lavorato eccessivamente al computer, o studiato troppo, o guidato a lungo, e sentite gli occhi stanchi ed una pesantezza alla testa, potete eseguire il seguente massaggio agli occhi, utile per proteggere la vista.


Rimanete in semioscurità per almeno 10 minuti, quindi premete delicatamente con i palmi delle mani sulle palpebre chiuse, rilasciandoli bruscamente per 3 volte. Quindi con il polpastrello degli indici picchiettate, in senso circolare, seguendo il contorno dell’orbita. Ripetere 3 volte.

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