top of page
  • Immagine del redattoreValentina Ivana Chiarappa

Evoluzione e Cristalli


Pubblicato su "Lo Stilo" nel maggio 2001


L’uso terapeutico delle pietre e dei cristalli, mediante il loro posizionamento in specifici punti del corpo, rappresenta quella forma di medicina naturale conosciuta sotto il nome di cristalloterapia.


L’impiego di tale antico metodo di cura, comune in molte civiltà arcaiche e del quale si hanno testimonianze in diversi testi sacri, tra i quali la Bibbia, si è andato perdendo nel tempo, ma conosce, oggi, una nuova popolarità dovuta alla sua riscoperta operata da esperti in medicina alternativa, ai quali si deve, pertanto, la sua diffusione anche nei paesi occidentali.


L’assunto sul quale si basa la cristalloterapia, e che accomuna tutte le medicine olistiche (dal greco olos, che significa tutto, l’intero, la totalità nella quale le singole parti interagiscono tra loro), fa, della salute psicofisica dell’essere umano, una condizione indissolubilmente connessa al suo equilibrio energetico, equilibrio dovuto al costante scambio di energia con l’ambiente circostante, e che avviene mediante i punti Chakra, le sette aperture non visibili presenti sul nostro corpo, e dei quali abbiamo precedentemente trattato nell’articolo del mese di ottobre 2000 (I centri energetici ed il campo aurico umani).


I cristalli, applicati nei punti Chakra interessati, hanno proprio l’attitudine di riequilibrare i flussi energetici in entrata ed in uscita dal corpo.


Ma mediante quale processo le pietre possono contribuire al nostro benessere psicofisico?

Le pietre ed i cristalli incamerano l’energia di milioni di anni ed operano per mezzo della loro capacità di emettere delle particolari frequenze. Esse vengono programmate per vibrazioni specifiche mediante le quali entrano in risonanza con il nostro corpo.


In effetti, cristalli quali il quarzo, vengono utilizzati nelle strumentazioni tecnologiche in quanto essi, preparati per vibrare in un determinato modo, continuano a farlo illimitatamente.


Quindi, nell’uso terapeutico delle pietre, è fondamentale la fase della loro programmazione, che consiste nell’azione di concentrazione su un particolare bisogno o necessità, in quanto ogni pensiero corrisponde ad una specifica espressione energetica, ad una frequenza elettrica ben precisa, la quale rappresenta il dato vibratorio che la pietra è idonea ad accogliere, memorizzare, e che le consente di entrare in risonanza con il nostro corpo e, dunque, di coadiuvarci nel trattamento terapeutico.


Questo antico rimedio è indicato in tutti i casi nei quali il nostro equilibrio interiore si mostri incrinato (depressione, tristezza, ecc.), in tali circostanze l’armonia tra il corpo e la mente viene a mancare, si crea, quindi, uno squilibrio tra l’energia interna e quella che viene dall’esterno, e ciò in quanto i Chakra si chiudono o si aprono troppo, impedendo all’energia vitale di fluire correttamente nell’organismo.


In questi casi necessitiamo di un certo elemento che energeticamente ci riporti allo stato di salute; le pietre, contenendo particolari minerali, svolgono la loro azione sulle carenze e sui blocchi riguardanti quegli stessi minerali presenti nel nostro organismo, riequilibrandoli per vibrazione, ossia potenziando le frequenze sane dell’organismo e correggendo, invece, quelle disturbate che creano complicazioni.


Ad esempio, un forte stato di stress implica una eccessiva produzione di rame; utilizzando una pietra contenente questo stesso minerale, esso si riequilibrerà per vibrazione. Su ciò si basa, infatti, il recente orientamento della scienza moderna verso il concetto di vibrazione, piuttosto che verso quello di materia.


Anche il colore che caratterizza le varie tipologie di pietre, è contraddistinto da una specifica frequenza elettrica, e ciò determinerà l’uso dell’una o dell’altra pietra in relazione a specifici stati di disagio.


Nonostante l’altissimo numero di cristalli esistenti in natura, è possibile effettuare solo sette raggruppamenti, o sistemi cristallografici, delle forme cristalline, corrispondente, ognuno, ad uno dei sette punti Chakra.


Per poter usufruire dei benefici di tale rimedio naturale, è necessario sottoporsi ad un certo numero di sedute svolte dal cristalloterapeuta, il quale, dopo un primo dialogo con il paziente, allo scopo di capire la relazione esistente tra problemi fisici e disagi psicologici, data la supposta unicità tra corpo e mente, individua i punti Chakra attraverso i quali l’energia non fluisce in modo corretto. Il paziente viene fatto sdraiare in un luogo tranquillo e distensivo, ed inizia così la fase dello sfioramento, attuato dal terapeuta, dei Chakra interessati per 3-5 minuti, con il cristallo corrispondente.


Per ottenere buoni risultati sono necessarie almeno 7 sedute, di cui le prime 3 da svolgere nella stessa settimana, e le altre 4 entro i successivi 15 giorni.



Ogni disturbo può essere curato con una o più pietre. Tra di esse il cristallo di rocca, appartenente alla categoria dei quarzi, è il più ricco di energia, e per tale motivo, viene utilizzato per caricare anche gli altri cristalli. Con esso si curano gli stati febbrili.


Il quarzo rosa è, invece, un ottimo regolatore del ritmo cardiaco. Hanno potere disintossicante il diamante, il lapislazzulo, utilizzato anche contro le infiammazioni della gola, e la malachite.


Lo zaffiro è un antidepressivo, mentre l’acquamarina e l’ambra, impiegata anche contro la cefalea e per la purificazione, vengono utilizzate come rimedi antiasma e nelle allergie. Infine lo smeraldo è noto per le sue qualità curative contro le infezioni degli occhi.


Vi sono, inoltre, alcune pratiche da seguire al fine di mantenere la carica energetica dei cristalli, quale quella di lavarli sotto acqua corrente, almeno ogni venti giorni, allo scopo di conservarne la massima efficienza curativa. Periodicamente, devono, poi, essere esposti agli agenti atmosferici (sole, pioggia, fulmini, temporali) per far sì che essi possano assimilare ed accumulare le energie cosmiche. Per di più, i cristalli, prima di essere utilizzati, devono essere sempre irradiati con una luce bianca per accrescerne l’efficacia e per ripristinarne le qualità curative, e per fa questo, è sufficiente metterli sul davanzale di una finestra per qualche ora.

bottom of page