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Immagine del redattoreValentina Ivana Chiarappa

Mettiamoci una pietra sopra


Pubblicato su "Il segno di Branko" ottobre 2004 - anno II - n.22


Ognuno di noi ha un cristallo o una gemma sulla quale contare per attirare benessere e fortuna. Scopriamo insieme qual è.


Curarsi con le pietre. Ma come è possibile dal momento che sulla base delle reminiscenze scolastiche la materia inorganica sarebbe priva di vita?


Eppure di tale rimedio naturale si parla nei testi sacri più antichi della storia dell'uomo, come i Veda e la Bibbia, e il loro utilizzo rientrava nell'uso quotidiano delle lontane civiltà greca, romana, indiana, maya, azteca, egizia e persino della mitica Atlantide. La Naturalis Historia di Plinio il Vecchio (23-79 d.C.) e il Lapidario di Alfonso X il Saggio (1221-1284), costituiscono veri e propri trattati sulle pietre, e il loro uso a scopo curativo, protettivo, religioso e magico era una pratica comune a vari illustri personaggi del passato. Cleopatra, per esempio, amava truccarsi gli occhi con polvere di malachite e di azzurrite, che oltre a renderla ancora più affascinante, aveva la prerogativa di impedire l'insorgere di allergie.


Nel corso dei secoli le gemme hanno acquisito anche un valore mistico. Le più grandi tradizioni religiose, infatti, dall'lslam all'lnduismo, dal Buddhismo al Cristianesimo, hanno attribuito alle pietre profondi significati di purezza e rettitudine. La Bibbia, nel libro dell'Apocalisse, parla del potere divino delle dodici pietre che ornerebbero, nella visione di San Giovanni, le mura della Gerusalemme Celeste. Lo stesso riferimento viene fatto nel Vecchio Testamento, in cui troviamo la descrizione del pettorale, detto efod, indossato dal sommo sacerdote, che reca incastonate, di nuovo, dodici gemme, corrispondenti alle altrettante tribù di Israele.


Le pietre, poi, hanno sempre fatto parte anche del mondo dell'astrologia, dalle più lontane tradizioni indiane e mesopotamiche, alla moderna astrologia. La corrispondenza tra minerali e Segni zodiacali poggia sul loro legame con i pianeti. A ogni corpo celeste, infatti, è associato un metallo e quindi un colore. Di conseguenza, tutte le pietre che possiedono la stessa variazione cromatica di un pianeta vengono collegate con esso. Il fatto di utilizzare gemme specifiche per ogni Segno nasce dalla loro capacità di intensificare o, viceversa, affievolire l'effetto delle energie macrocosmiche sull'essere umano, conseguente alla interconnessione costante tra macrocosmo e microcosmo, tra l'universo e l'uomo.


PIETRE: SERBATOI DI ENERGIA

I minerali sono il frutto di lunghi processi geologici, durante i quali subiscono l'azione di elevatissime temperature. La loro perfezione strutturale deriva, appunto, dall'effetto di tali fenomeni naturali e a essa si deve la specifica forza elettromagnetica che emanano. Questa energia, di frequenza regolare, che è conseguenza della particolare organizzazione atomica del cristallo, può interagire, ossia entrare in risonanza, con quella appartenente ad altri corpi.


Per questo motivo, le pietre possono essere programmate per uno scopo specifico, grazie alla concentrazione su una determinata esigenza. Ogni pensiero possiede, infatti, una propria valenza energetica, una vibrazione, che il minerale è in grado di memorizzare: esso, quindi, può interagire energeticamente con noi.


La prova del fatto che i cristalli incorporano l'energia di varie ere geologiche, ci viene fornita dall'uso tecnologico che ne fa la scienza, come nel caso del quarzo, la cui piezoelettricità (caratteristica scoperta dai fratelli Curie nel 1880) è l'elemento che permette il funzionamento di orologi, computer, laser, cellulari, televisori, ecc.


Con piezoelettricità si intende quel fenomeno fisico in base al quale, praticando una pressione sul cristallo, si ottiene una scarica elettrica. Ciò avviene perché la deformazione della superficie del minerale, conseguente alla pressione, provoca l'allontanamento degli ioni positivi di silicio da quelli negativi di ossigeno (elementi chimici di cui è composto il quarzo), tale movimento causa un divario di potenziale e, dunque, la scarica elettrica. Un'applicazione pratica si ha nell'uso dell'accendino nel quale viene stimolato un piccolo quarzo affinché produca la scarica elettrica necessaria al suo funzionamento.


Ma l'effetto può avvenire anche in senso inverso: sottoponendo il cristallo a una scarica elettrica, infatti, si produce un'oscillazione degli atomi di silicio e di ossigeno che induce una vibrazione di frequenza regolare. La durezza della costituzione cristallina, impedendo la dispersione elettrica, fa sì che tale vibrazione venga mantenuta per un tempo indefinito. Esempio dell'uso di tale effetto è l'orologio la cui cadenza è dovuta proprio alla vibrazione regolare imposta dal quarzo.



A COSA SERVONO LE PIETRE

L'impiego dei cristalli a scopo terapeutico ha radici molto antiche; la cristalloterapia dei giorni nostri è il risultato della fusione di lontani usi e tradizioni dei popoli più remoti e le attuali ricerche scientifiche. La cura si ottiene posizionando le pietre sui punti del corpo che necessitano di un riequilibrio energetico.


Il minerale, entrando in risonanza con il nostro corpo è in grado di armonizzarne le frequenze irregolari e di rafforzare quelle integre, grazie anche alle specificità del colore che possiede. Il colore rappresenta, infatti, la percezione visiva della luce riflessa dai corpi, ma la luce non è altro che una radiazione elettromagnetica con lunghezze d'onda di diverso tipo, appartenenti allo spettro che la nostra vista può cogliere.


Riveste, dunque, notevole rilievo la variazione cromatica posseduta dalla pietra, in quanto essa inciderà sull'azione energetica e, quindi, sul suo potere curativo. AI pari di altre medicine dolci di derivazione orientale, la cristalloterapia si basa sul principio di benessere psicofisico, ossia sul fatto che lo stato di completa salute nell'essere umano dipende dal suo equilibrio energetico globale, raggiunto grazie all'armonizzazione tanto delle componenti fisiche quanto di quelle spirituali.


Una delle più grandi mistiche del passato, Ildegarda di Bingen, badessa benedettina vissuta in Germania nel XII secolo, affermava che la malattia rappresenta un disequilibrio dell'energia. Preziosa consigliera di grandi figure dei suoi tempi, quali l'imperatore Barbarossa, Bernardo di Chiaravalle, papi e regnanti vari, Santa Ildegarda condensò la sua visione, diremmo oggi olistica, dell'universo in vari trattati di medicina naturale, anticipando teorie di fisica quantistica attualmente allo studio.


L'interdipendenza tra microcosmo (uomo) e macrocosmo (universo) è perennemente presente negli scritti di Ildegarda, dal primo, Scivias (Conosci le vie), a tanti altri successivi, come l'opera Fisica di cui fa parte Il libro delle pietre che descrive le qualità curative di queste ultime. Per essere in piena salute è, dunque, necessario equilibrare le proprie vibrazioni sotto tutti gli aspetti che ci caratterizzano: fisico, emotivo e spirituale. Ma cosa si intende per energia umana?


UNA FORZA INVISIBILE

Ogni essere vivente irradia attorno a sé un alone di luce chiamato "aura" non percepibile, normalmente, dall'occhio umano, diviso in strati sovrapposti, ognuno con una propria funzione, che sono il corpo energetico o etereo, il corpo emotivo o astrale e il corpo mentale.


Ma, c'è da chiedersi, come si genera questo campo di energia? L'ultima frontiera della fisica ci spiega come la materia sia in realtà costituita esclusivamente da energia e come, quindi, gli infiniti atomi che compongono il nostro organismo siano onde in perenne vibrazione.


Ogni corpo, di conseguenza, diffonde incessantemente una traccia energetica di sé, ovvero radiazioni percepibili da particolari macchinari sotto forma di colori, i colori dei quali è formata l'aura. Ma vi è un altro modo per entrare in contatto con il sistema energetico umano: la struttura dei chakra, antico termine sanscrito il cui significato è "ruota" o "vortice".


Essi sono punti invisibili, esistenti sul nostro corpo, attraverso i quali si attua lo scambio di energia vitale con l'esterno. I principali chakra sono sette e sono collocati lungo la colonna vertebrale. Ognuno è in relazione con gli altri e condiziona l'operare dell'intero sistema, inoltre, ciascuno sovrintende a una determinata funzione organica, a una situazione emozionale e comporta mentale.


Essi rappresentano anche, secondo la medicina cinese, i punti di incrocio dei meridiani, i canali attraverso i quali scorre l'energia, o chi, all'interno del corpo umano. Spesso tale circolazione è ostacolata, in questi casi è necessario un intervento riequilibratore, come quello delle pietre...

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