
Pubblicato su "Stargate Magazine" nel maggio 2003
Chiamata anche “pietra del genio”. Simbolo del rapporto eterico con la figura materna è il minerale dell’espansione psichica e spirituale.
Considerata una “gemma della nuova era”, la fluorite deve il suo nome alla presenza nei suoi cristalli di fluoruro di calcio. Trasparente quando si trova allo stato puro, essa assume spesso, in caso contrario, vari colori che vanno dal marrone al verde o all’azzurro. Ma la varietà maggiormente apprezzata è sicuramente quella dalle tonalità violette, usualmente contraddistinta da diverse sfumature.
Tradizionalmente utilizzata per la preparazione dell’acido fluoridrico, nell’industria ceramica, in quella ottica (produzione di lenti) ed in quella della plastica, questa splendida pietra conosce oltre all’impiego in gemmologia, anche un importante uso nella moderna cristalloterapia.
LE QUALITA’ CHIMICO-FISICHE DELLA FLUORITE
La fluorite appartiene alla classe degli alogenuri, composti formati dall’unione degli alogeni (cloro, fluoro, bromo, iodio, astato) con i metalli. Il fenomeno della fluorescenza – grazie al quale alcune sostanze emettono sotto l’influenza della luce una particolare radiazione luminosa – prende il nome proprio da questo cristallo. Esso si presenta in cristalli cubici e ottaedrici anche di grandi dimensioni ed ha origine idrotermale (1).
Le migliori fluoriti sono quelle derivanti dai giacimenti inglesi situati nel Durham e nel Cumberland, ma esemplari eccellenti provengono per di più dalle miniere canadesi e nordamericane; anche in Italia sono estraibili campioni del cristallo di notevole qualità nei giacimenti dell’Alto Adige e della Sardegna.
LE PROPRIETA’ TERAPEUTICHE DELLA FLUORITE
La fluorite viene utilizzata in cristalloterapia ponendola sul VI° chakra, quello del terzo occhio, posizionato al centro della fronte (in mezzo alle sopracciglia) nella zona dell’ipofisi, correlato all’intuizione, alla consapevolezza ed alla saggezza e connesso al colore viola.
Questo cristallo contiene una sottile fusione di colori le cui diverse gradazioni regalano specifiche energie che, nonostante il loro delicato lavoro di accrescimento a livello mentale, non si sovrappongono alla normale attività psichica. Infatti, a differenza dell’ametista che esige la solitudine per il raggiungimento della concentrazione e della meditazione, la fluorite può essere utilizzata a tale scopo anche durante la normale attività.
Gli ottaedri di questa bellissima gemma si presentano sotto forma di due piramidi unite per la base, la cui struttura richiama il grande potenziale energetico legato a tale simbologia dovuto al confluire degli elementi fondamentali (terra, acqua, fuoco, aria) e delle dimensioni superiore e inferiore.
La fluorite lavora sulle onde cerebrali incrementando l’attitudine analitica, la memoria, l’attenzione e, dunque, perfezionando la cognizione esatta della realtà. Essa, inoltre, è considerata per antonomasia la pietra della riflessione e della crescita spirituale; per tale motivo viene utilizzata per contrastare violente emozioni quali la collera e l’ira e per donare profondità di pensiero.
Legata alla relazione eterica con la madre, questa gemma aiuta a comprendere il senso della maternità necessario per potersi rimpossessare del proprio valore. La fluorite, per di più, sostiene nei momenti di indecisione provocati dallo scontro tra la ragione ed i sentimenti.
A livello organico può essere di aiuto per combattere le emicranie, i problemi circolatori, l’insonnia, le forme di nevrosi e contenendo calcio e fluoro, risulta particolarmente utile per denti ed ossa.
IL BUON CONSIGLIO
Un gruppo di fluorite, posto sulla scrivania, può risultare molto utile per chi svolge attività intellettuale al fine di rendere maggiormente recettiva la mente e ridurre lo stress. Inoltre, ponendo un piccolo esemplare di fluorite viola e di quarzo citrino (che aiuta a visualizzare ciò che ci necessita) sotto il cuscino e collocando un’ematite (che dona ordine alle idee) ai piedi del letto prima di coricarci, saremo agevolati nel rammentare i nostri sogni.
Note:
(1) sono idrotermali le soluzioni ad alta temperatura provenienti da un magma nell’ultimo stadio di consolidamento.
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